Album Fotografico
ERMES RIGON, pittore, scultore, grafico, scrittore ed educatore ha insegnato nelle Scuole Elementari di Paina e di Giussano dall’ottobre 1970 al settembre 1980. Si è poi trasferito a Bologna.
LA COSMOGONIA CROMATICA di ERMES RIGON
“… La sua arte itinerante tra pittura, scultura, grafica e narrativa anela alla salvezza, ad una “Teologia del Sommo Bene” dove non alberga l’improvvisazione, ma una ricerca costante che… inneggia alla verità profonda dell’essere… investigando scrupolosamente, ma con discrezione, emozioni, sensazioni, archetipi di forme e di idee… Vuole essere un altrove che invita al sogno, all’ottimismo, alla positività, che vuole offrire ristoro… alzando lo sguardo al cielo, dove cerca risposte ai suoi infiniti interrogativi, cercando di intuire e scoprire lo spazio …
Forti messaggi d’amore e di speranza, per farne dono, con grande garbo, ad una collettività umana che sembra aver perduto soprattutto il sorriso, la tolleranza, la comprensione, il piacere delle piccole cose ed il contatto con la natura.
Una tavolozza sinfonica raffinata…
In Rigon la sete di conoscenza è inesauribile e si rivolge all’essenza e alla sostanza delle cose, non si ferma all’apparenza e al visibile, ma vuole scandagliare i percorsi tortuosi dell’invisibile…
È l’esigenza di dare un ordinamento a corpi celesti che diventano immagine e pensiero di altro da sé e di dare un fondamento alla sua concezione di un tutto ordinato in un’atmosfera di pace universale, che diventi uno stato d’animo proprio di ogni uomo, che lo predispone alla luce e a slanci verso l’infinito estrinseco ed intrinseco, alla benevolenza, alla fiducia e alla giustizia…”
Eliana Montebello, poetessa, scrittrice, critico d’arte e letterario
L’ISPIRAZIONE MUSICALE di RIGON
“È una ricerca di ritmo, la sua pittura. E’ una ricerca di ritmo cosmico … Ogni armonia si manifesta contemporaneamente a disarmonie, a disequilibri, a fratture. Per questo più che di ispirazione astratta, geometrica-astratta, anche se può sembrare, parlerei di ispirazione più direttamente musicale.
E la musica è quel linguaggio che riesce a dare ragione, in figura, con le sue armonie, alla tensione dell’universo. Cosa che difficilmente altri linguaggi riescono a dare. Questa tensione, raffigurata attraverso le volute di Rigon, è rappresentativa del ritmo cosmico. E’ questo che si vede soprattutto nella sua pittura. Le sue tele riescono a tirar fuori dalla musica una chiave d’interpretazione cosmica.”
A parte il segno, che è il linguaggio tipico dell’artista.
Vuole essere anche il nostro piccolo ringraziamento, il nostro contributo e la nostra amicizia, perché è la prima cosa che ci spinge a organizzare questo evento. E’ la cosa che, pensiamo, spinga anche te a partecipare, poiché era uno degli insegnamenti cardine, ai tempi della scuola, se non ci ricordiamo male, insieme alla non violenza, all’uguaglianza, alla fratellanza …
L’amicizia, appunto ! Un segno.”
I tuoi ragazzi di Paina